Abbandonarsi alla Provvidenza



«Caro Marcello, da diversi anni nella mia famiglia abbiamo iniziato a leggere ogni giovedì sera a cena questo brano del Vangelo secondo le indicazioni della Madonna a Medjugorie.
Ormai è diventata una consuetudine, se mi dimentico sono le mie bambine a ricordarmelo.
Inizialmente mi sembrava una cosa strana quasi sciocca rileggere ogni settimana sempre lo stesso vangelo, ma nel tempo questo vangelo si è fatto carne nella nostra vita.
Le difficoltà economiche in una famiglia numerosa non mancano mai, e ogni giovedì questo vangelo è venuto a sostenerci e a illuminare la nostra vita.
Dopo anni posso testimoniarti quanto preziosa sia la lettura costante di questo Vangelo.
Il mondo ci trasmette i suoi valori in mondo martellante e talvolta non ce ne rendiamo nemmeno conto.
Quante volte sono arrivato a cena preoccupato per le mille spese da affrontare e il conto corrente in rosso, quanto conforto poi nel rendermi conto che era giovedì, e nel proclamare questo vangelo quanta pace ho ricevuto ogni volta e poi nei giorni seguenti sperimentare sempre che Dio provvede.
Il mondo ci dice che i soldi sono la base per tutto insinuando che Dio in fondo non si cura di noi.
Ecco perché Maria ci suggerisce questo antidoto.
Ho visto con le mie figlie più grandi, che ora vanno alle scuole medie, come anche per loro sia stato utile confidare nella provvidenza, mettere al primo posto Dio e in secondo ordine il resto.
Trovo che questa sia una devozione molto utile e concreta.
Vedi tu se pubblicare o meno il testo del vangelo e dei messaggi.
Pace.»

(Inviata da un amico che desidera rimanere anonimo)





"Desidero che vi riuniate in chiesa ogni giovedì per adorare mio Figlio Gesù. Lì, davanti al Santissimo Sacramento, rileggete il capitolo sesto del Vangelo secondo Matteo dal punto in cui si dice: “Nessuno può servire a due padroni...”. Se non vi è possibile venire in chiesa, rileggete quel brano nelle vostre case. Ogni giovedì, inoltre, ciascuno di voi trovi il modo di fare anche qualche sacrificio: chi fuma non fumi, chi beve alcool se ne astenga. Ognuno rinunci a qualcosa che gli piace particolarmente"

(Messaggio straordinario del 29 febbraio 1984)

"Ogni giovedì, leggete di fronte al Santissimo Sacramento il passo del Vangelo di Matteo 6,24-34, e se non vi è possibile andare in Chiesa, fatelo nella vostra famiglia"

(Messaggio dato attraverso Jelena, Medjugorje, 1 marzo 1984)





Mt. 6,24-34 - Abbandonarsi alla Provvidenza

24 Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. 25 Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27 E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 28 E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30 Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 31 Non preoccupatevi dunque dicendo: «Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?». 32 Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. 33 Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34 Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.