Santina Campana (breve storia)
(Si festeggia il 4 ottobre)



Santina Campana nacque ad Alfedena (L'Aquila) il 2 febbraio 1929. Fin da piccola imparò ad amare Gesù sopra ogni cosa e a 7 anni sì offrì "VITTIMA" per la vocazione religiosa delle sorelle e sacerdotale dei fratelli. Disse: «Dove c'è una vocazione, non può mancare una vittima». Rinnovò la sua offerta di "VITTIMA" fino alla morte. A 14 anni, a causa della seconda guerra mondiale, fu sfollata per le montagne nevose dell'Abruzzo e del Molise. Per mesi soffrì, con ammirevole pazienza, la fame, il gelo, l'umidità, insieme alle atrocità dei bombardamenti e dalle aggressioni di vario genere fino all'incredibile. Sì ammalò gravemente di pleurite tanto che sembrava morta e poco mancò che fosse sepolta viva. Irradiando luce celeste incoraggiava tutti ripetendo: «Coraggio, sarà quello che il Signore vorrà, se Egli non permetterà, nessuno ci potrà fare del male». Offriva la sua vita per il Papa, per i Vescovi, per i Sacerdoti e per le Missioni. A 16 anni andò novizia tra le Suore di Carità edificando Maestre e Consorelle con lo spirito di sacrificio e di fede: «Voglio farmi santa, e grande santa» ripeteva. A 17 anni, il 25 marzo 1947 ebbe la prima emottisi polmonare e fu rimandata in Abruzzo nel Sanatorio "Villa Rinaldi". Nel lasciare il Noviziato baciò le mura e disse: «Comincio la mia salita al Calvario». Dal letto di dolore, che lei chiamava «il suo trono bianco» attirava le anime afflitte e le consolava col suo perenne sorriso: «Coraggio, il soffrire passa, l'aver sofferto rimane», ripeteva spesso. Nonostante la malattia la costringesse a letto per anni interi, organizzò una fiorente Azione Cattolica e ne fu Presidente di rare virtù ed energia infondendo la gioia. Fu Zelatrice Missionaria infaticabile e, iscritta all'Unione Cattolica Malati, consolò molti con i suoi messaggi pieni di fede, speranza, entusiasmo ed amore divino. Vivendo fino in fondo il sublime programma "AMORE E DOLORE", pregava i medici di non somministrarle calmanti: «Voglio essere sempre presente a me stessa fino all'ultimo, diceva, perché fino all'ultimo voglio fare atti di amore». Supplicava: «Gesù sii buono con me, fammi soffrire, donami la tua Croce». Il suo testamento fu: «AMATEVI! L'AMORE CI RIUNIRA' IN DIO». Ricca di meriti e di virtù eroiche a 21 anni, il 4 ottobre 1950 realizzò le sue parole: «Preparandomi da una festa all'altra giungerà alla mia, ossia al momento in cui l'anima mia, libera dal lacci di questa terra, volerà in eterno al suo creatore». Fedele alla sua promessa: «VI SCRIVERO' DAL PARADISO», iniziò subito la sua pioggia di grazie e asseriti miracoli che va spargendo sulle terra in misura sempre più abbondante. Il 28 giugno 1971 la Sacra Congregazione per le Cause dei Santi proclamò il Decreto di approvazione dei suoi Scritti. I Processi Canonici portarono all'introduzione della Causa di Canonizzazione approvata il 1° giugno 1979, dal Santo Padre Giovanni Paolo Il; ora procedono, secondo il normale iter, verso la proclamazione delle virtù eroiche e quindi, dopo l'esame del miracolo richiesto, già pronto, si concluderanno, a Dio piacendo, con le Beatificazione di Santina Campana.





FIAT!... DIO SOLO...
(Dalle sue lettere a Gesù)

Carissimo Gesù Eucarestia, con amore sempre più ardente scrivo questo biglietto per ripeterTi ancora una volta che Ti amo.
Voglio soffrire tanto tanto perché Tu niente hai risparmiato per la mia redenzione.
Io voglio fare in tutto e sempre la Volontà Santa del nostro Padre Celeste.
Ti ripeto sempre con più vivo amore la mia offerta.
A Te offro il mio corpo: fa' di esso ciò che più Ti piace; presenta all'Eterno Padre la mia volontà, al Divino Spirito la mia anima affinché la santifichi e la renda sempre più degna delle Tue grazie, alla Tua Santissima Madre il mio cuore affinché lo purifichi e gli insegni ad amarTi sempre di più.
O mio caro Gesù, dolcissimo Amor mio, fa' che io prenda sempre di più la Tua somiglianza: martella il mio corpo, il mio cuore come più Ti piace, perché io ne sono felice.
Voglio essere la vittima della Tua Volontà.
Fammi la grazia di morire dopo emessi i Voti. Voglio essere la tua sposa.
Ti offro il mio sangue per tutti i Sacerdoti che si trovano in preda alla tentazione, per i miei fratelli carnali e spirituali, per la conversione dei poveri peccatori e per tutti quelli che ne hanno più bisogno.
Rimanendo sempre con Te stretta alla Croce, Ti saluto e bacio le Tue santissime Piaghe.

Aff.ma per sempre Tua.
Santina della Divina Volontà.


Sulla chiusura della lettera:
«Dolce Cuor del mio Gesù, fa' che lo SOFFRA sempre più»


Per chiedere biografie, spedire grazie ricevute e offerte, scrivere a:

Don BRUNO CAMPANA Via De Amicis, 50 - 67030 Alfedena (AQ) c.c.p. 11098068





Marianna Guida


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