Rosario in onore di San Giuseppe
(per la recita si utilizza la corona del rosario classica)



+ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.


Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.


Come si recita:

1.
Enunciazione del mistero;
2. Sui grani grandi si recita il Padre Nostro;
3. Sui grani piccoli si recita la seguente preghiera:

Ave o Giuseppe uomo giusto, Sposo verginale di Maria e padre davidico del Messia; Tu sei benedetto fra gli uomini, e benedetto è il Figlio di Dio che a Te fu affidato: Gesù. San Giuseppe, patrono della Chiesa universale, custodisci le nostre famiglie nella pace e nella grazia divina, e soccorrici nell'ora della nostra morte. Amen.

4. Al termine dell'enunciazione del mistero o dei 10 Ave o Giuseppe, è possibile recitare anche il Gloria al Padre (previsto in alcune versioni).


PRIMO MISTERO
Si contempla S. Giuseppe L'UOMO GIUSTO agli oc­chi di Dio. (Mt 1,18-21.24)
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.

Riflessione:
Dunque San Giuseppe aderì, con piena fiducia, al progetto di Dio su di sé. Ci lasciamo anche noi guidare nelle nostre scelte dalla Parola di Dio, dalla Parola della Chiesa?


SECONDO MISTERO
Si contempla S. Giuseppe LO SPOSO VERGINALE di Maria SS.
(Lc 1,34-38)
Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo” Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l'angelo partì da lei.

Riflessione:
Il matrimonio, tra battezzati, può essere vissuto cristianamente, degnamente in due sole maniere, sempre, evidentemente, di comune accordo degli sposi (la comunione degli spiriti è necessaria assolutamente negli sposi): può essere vissuto responsabilmente aperto alla procreazione o verginalmente, per una speciale missione per il Regno di Dio. Gli sposi cristiani, secondo S. Paolo, 1 Cor. 7,29, non dovrebbero più considerarsi di questo mondo.


TERZO MISTERO
Si contempla S. Giuseppe IL FIDENTE PROFUGO nella terra di Egitto
(Mt 2,13-15) Fuga in Egitto e strage degli innocenti.
Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: dall'Egitto ho chiamato il mio figlio.

Riflessione:
Per difendere i propri figli nella loro vita materiale, non solo, ma soprattutto nella loro vita morale e spirituale, i genitori cristiani debbono affrontare ogni sacrificio. Troppi "erodi" circolano, oggi, nel mondo con sommo pericolo, soprattutto, per i piccoli.


QUARTO MISTERO
Si contempla S. Giuseppe IL SAGGIO CAPO della Santa Famiglia di Nazareth
(Mt 13,53-55a; Mc 6,1-3a; Lc 2.51-52)
Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di loses, di Giuda e di Simeone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. Partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo amore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

Riflessione:
Una famiglia si regge sulla saggezza del capo: quando c'è dialogo per illuminarsi a vicenda, e quando c'è preghiera comune per essere illuminati dall'alto.


QUINTO MISTERO
Si contempla S. Giuseppe IL FEDELE OSSERVANTE delle feste religiose.
(Lc 2,41-43)
"I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa della Pasqua. Quando ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.

Riflessione:
Dunque anche la religione va vissuta "insieme" in famiglia. I genitori non debbono dire ai figli: "Và a messa... va in chiesa... và a confessarti...dì le preghiere!" (quando i genitori compiono ancora questo dovere di richiamare i figli). I genitori debbono invece dire ai figli: "Andiamo a Messa... Andiamo a confessarci... diciamo insieme le preghiere". La vita familiare è una vita d'insieme, è qualche cosa di fortemente sentito e vissuto comunitariamente.


LITANIE

Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà

Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici

Padre celeste, Dio abbi pietà di noi
Figlio redentore del mondo, Dio abbi pietà di noi
Spirito Santo, Dio abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi

Santa Maria prega per noi
San Giuseppe prega per noi
Inclita prole di Davide prega per noi
Luce dei Patriarchi "
Sposo della Madre di Dio
Custode purissimo della Vergine
Tu che nutristi il Figlio di Dio
Solerte difensore di Cristo
Capo dell'Alma Famiglia
O Giuseppe giustissimo
O Giuseppe castissimo
O Giuseppe prudentissimo
O Giuseppe obbedientissimo
O Giuseppe fedelissimo
Specchio di pazienza
Amante della povertà
Esempio agli operai
Decoro della vita domestica
Custode dei vergini
Sostegno delle famiglie
Conforto dei sofferenti
Speranza degli infermi
Patrono dei moribondi
Terrore dei demoni
Protettore della Santa Chiesa


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
esaudiscici, o Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.


SAN GIUSEPPE
Dolcissimo sposo di Maria, padre putativo di Gesù, custode della Santa Famiglia di Nazareth, a te ricorriamo per essere rivestiti delle tue virtù: della tua fede, della tua umiltà, della tua obbedienza, della tua pazienza, del tuo silenzio adorante e del tuo spirito di abbandono. Difendici da tutti gli assalti del maligno e provvedi alle nostre necessità spirituali e materiali, affinché possiamo cercare unicamente il Regno di Dio e servire al trionfo del Cuore Immacolato di Maria, tua Santissima Sposa.

San Giuseppe, prega per noi.


Preghiamo per il Papa:
Il Signore lo conservi, gli doni vigore, lo renda felice sulla terra e lo preservi da ogni male. Amen.




Elisabetta Coni


www.preghiereagesuemaria.it