Preghiera a Santa Giuseppina Bakhita per ottenere grazie
(Festa 8 febbraio)

Nata in Sudan nel 1869, viene rapita all'età di 7 anni e le viene imposto il nome di Bakhita (fortunata).
Dimenticando presto il suo nome originario - che resta sconosciuto - la giovane schiava cambia padrone cinque volte tra il 1877 e il 1883.
Nel 1883 viene comprata dal console italiano e tre anni più tardi, portata in Italia, diventa bambinaia in una famiglia di amici del console.
Nel 1890 chiede di essere battezzata con il nome di Giuseppina e pochi anni dopo decide di farsi suora canossiana. Ricopre per circa cinquant'anni compiti umili e semplici, offerti con generosità.
Tutti la chiamano la Madre moretta. Un giorno, durante un convegno le chiedono: "Cosa farebbe se incontrasse i suoi rapitori?".
Senza un attimo di esitazione, risponde: "Se incontrassi quei negrieri che mi hanno rapita, e anche quelli che mi hanno torturata, mi inginocchierei a baciare loro le mani; perché se non fosse accaduto ciò, non sarei ora cristiana e religiosa."
Muore l'8 febbraio 1947.





Versione audio (on line)

O Dio, Padre di misericordia,
che ci hai donato Giuseppina Bakhita quale sorella universale,
evangelico modello di fede semplice e di operosa carità,
dona anche a noi la volontà di credere e di amare
secondo il Vangelo, ed esaudisci le preghiere
di chiunque invoca la sua intercessione.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Gloria al Padre




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