Preghiere alla Madonna della Lettera
(3 giugno)



Madonna della Lettera è uno degli appellativi utilizzati dalla religione cattolica nella venerazione di Maria, madre di Gesù.

La Madonna della Lettera è venerata particolarmente come santa patrona di Messina, di Palmi (provincia di Reggio Calabria), di Finale (provincia di Palermo) e di Pannaconi (provincia di Vibo Valentia).

La tradizione
Secondo la tradizione, san Paolo, giunto a Messina per predicare il Vangelo, trovò la popolazione ben disposta a lasciarsi convertire: ben presto molti cittadini aderirono all’invito convertendosi al Cristianesimo, e nel 42, quando Paolo si accingeva a tornare in Palestina, alcuni messinesi chiesero di accompagnarlo per poter conoscere la Madonna di persona. Così una delegazione di messinesi si recò in Palestina con lettera, nella quale i molti concittadini convertiti alla fede di Cristo professavano la loro fede e chiedevano la protezione di Maria.

Maria li accolse e, in risposta inviò indietro una sua lettera, scritta in ebraico, arrotolata e legata con una ciocca dei suoi capelli. La delegazione tornò a Messina l’8 settembre del 42 recando l’importante missiva: in essa Maria lodava la loro fede, diceva di gradire la loro devozione ed assicurava loro la sua perpetua protezione. La ciocca di capelli è custodita presso il Duomo di Messina ed esposta nel giorno del Corpus Domini incastonata nell’albero di un piccolo galeone costruito in argento, che rappresenta uno degli esempi della protezione della Madonna per Messina.

Nel 1647 suor Maria Roccaforte, monaca benedettina di Bivona e nota per le sue rivelazioni confessate al suo padre spirituale su Santa Rosalia, ebbe delle visioni della Vergine Maria e dell’Angelo Custode che le confermarono l’autenticità della Lettera.

Il culto della Madonna della Lettera, comunque, si affermò nel 1716, anno in cui il monaco Gregorio Arena portò a Messina tradusse la lettera di Maria. Da allora la città di Messina celebra la festa il 3 giugno, con una affollata processione del fercolo argenteo della Madonna.

Dal culto della Madonna della Lettera viene la tradizione, diffusa soprattutto a Messina e provincia, dei nomi Letterio e Letteria.

Il testo della lettera consegnata alla delegazione di messinesi recita:

«Umilissima serva di Dio,
Madre di Gesù crocifisso,
della tribù di Giuda,
della stirpe di Davide,
salute a tutti i messinesi
e Benedizione di Dio Padre Onnipotente.
Ci consta per pubblico strumento che voi tutti con fede grande
avete a noi spedito Legati e Ambasciatori,
confessando che il Nostro Figlio,
generato da Dio sia Dio e uomo
e che dopo la sua resurrezione salì al cielo:
avendo voi conosciuta la via della verità
per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto
per la qual cosa benediciamo voi e la vostra città
della quale noi vogliamo essere perpetua protettrice.

Da Gerusalemme 3 giugno anno 42 di Nostro Figlio. Indizione 1 luna XXVII»

La frase Vos et ipsam Civitatem benedicimus (“Benediciamo voi e la vostra Città”) è oggi scritta a caratteri cubitali alla base della stele della Madonnina sul braccio estremo del porto di Messina. Da notare che il testo della lettera reca un’incongruenza nella data, poiché a quel tempo non esisteva ancora la datazione cristiana. (www.papaboys.org)




Preghiera alla Madonna della Lettera
(di mons. F. Miccichè *)


O Vergine Maria,
donna della luce e della vita,
dolcissima Madre,
o Madonna della Lettera,
siamo davanti a te quali figli devoti
in contemplazione
del tuo Figlio, Gesù,
che tieni teneramente
tra le braccia.

Facci innamorare di Cristo.
poni nel nostro cuore
un ardente e insaziabile
desiderio di conoscere,
di amare e di servire Gesù,
Salvatore e Signore
della nostra vita .
Ottienici la grazia
di una vita santa.
spesa interamente per Dio
e per i fratelli.

Nel segno
della nuova evangelizzazione
noi vogliamo,
o Madre della Lettera,
portare a tutti l'annuncio del Vangelo.
unica verità che libera.
che promuove umanità,
che dà senso alla vita.

Guarda, o Maria,
questa città e questa Diocesi:
il tuo sguardo d'amore
e di benevolenza
ci ottenga dal tuo Gesù
la grazia di una santità diffusa,
di un impegno proficuo
per un sano ed equilibrato
sviluppo socio-economico,
per una politica al servizio
dell'uomo e del territorio.
per una progettualità ecclesiale
di comunione effettiva ed affettiva.

Donaci. o Vergine Madre della Lettera,
il tuo Spirito di fede,
la forza della tua speranza
senza smagliature,
la carica spirituale
della tua fervida e operosa carità
per essere qui ed oggi
epifania di Cristo,
testimonianza credibile del Vangelo.

Sciolgo, oggi, nella preghiera
e nel proposito di servire
la causa del Vangelo,
il mio debito di ringraziamento
per gli anni splendidi vissuti
in questa Santa Chiesa di Messina
sotto il tuo vigile, materno sguardo,
o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria,
cara, dolcissima Madonna della Lettera.


(*) Mons. Francesco Miccichè, è stato ordinato presbitero, e dal 1967 al 1988, ha svolto il ministero presbiterale nell'arcidiocesi di Monreale. Papa Giovanni Paolo II, il 23 dicembre 1988, lo nomina vescovo titolare di Cusira e ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. È consacrato vescovo il 24 gennaio 1989. Dopo 9 anni di ministero episcopale come ausiliare con gli arcivescovi Ignazio Cannavò e Giovanni Marra a Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, il 24 gennaio 1998 viene inviato a capo della diocesi di Trapani, succedendo al vescovo salesiano messinese Domenico Amoroso.






Lodi a Santa Maria della Lettera

Queste lodi sono contenute nel volumetto dedicato alla Madonna della Lettera, edito nel 1931, a cura di mons. Pantaleone Minutoli.


Sia lode a Maria
La Vergine bella
Del mare la Stella
E porta del ciel.

Da tutti si lodi
La mistica Rosa,
La madre amorosa
Del Dio Redentor.

Le angeliche schiere
Le rendono onor,
Di grazie e favori
Iddio la colmò.

Un giorno mirava
I fidi Legati
Di Zancle prostrati
Al santo suo piè.

Oh come benigna
Accolse i messaggi,
I voti e gli omaggi
Si piacque gradir!

La pura sua mano
Che tenne Bambino
Il Verbo divino
Un foglio vergò.

Allora che scrisse
Quel foglio pregiato
Gli affetti ha mostrato
Del dolce suo cuor.

La fede lodava
Dei nostri maggiori,
Perenni favori
Promise donar.

E sempre dal cielo
La Madre divina
Protesse Messina
Con zelo ed amor.

Apparve vestita
Di chiaro splendore,
Di guerra il furore
Respinse e domò.

Languiva per farne
Di Zancle la gente
La Madre clemente
Si mosse a pietà.

Al porto Maria
Diresse i navigli
Ai cari suoi figli
Frumento mandò.

Più volte la bella
Del Cielo Regina
La peste vicina
Disperse e fugò.

Fu scossa Messina
Da fieri tremuoti,
Ma i figli devoti
Da Madre salvò.

Con cantici ed inni
si veneri ognora
la dolce Signora
che il Foglio ci diè.

Quel Foglio sì bello
è il nostro tesoro.
È gloria e decoro
di questa città.

Quel Foglio sì caro,
ci è scritto nel cuore;
qual pegno d'amore
Maria lo donò.

Messina devota
Con splendida festa
Tributo Le presta
di omaggio e di onor.

Con fede nel cuore,
Con dolce armonia,
lodiamo Maria
la Madre fede!.

Lodiamo la bella
Di Dio Genitrice
la gran Protettrice
Che tanto ci amò.




www.madonnadellalettera.it