ovena / Triduo a Santa Elisabetta d'Ungheria
Si recita dall'8 al 16 novembre (Novena) o dal 14 al 16 novembre (Triduo)
Versione audio (on line)
Presburgo, Bratislava, 1207 - Marburgo, Germania, 17 novembre
1231.
Figlia di Andrea, re d'Ungheria e di Gertrude, nobildonna di
Merano, ebbe una vita breve. Nata nel 1207, fu promessa in moglie a Ludovico
figlio ed erede del sovrano di Turingia. Sposa a quattordici anni, madre a
quindici, restò vedova a 20. Il marito, Ludovico IV morì ad Otranto in attesa di
imbarcarsi con Federico II per la crociata in Terra Santa. Elisabetta aveva tre
figli. Dopo il primogenito Ermanno vennero al mondo due bambine: Sofia e
Gertrude, quest'ultima data alla luce già orfana di padre. Alla morte del
marito, Elisabetta si ritirò a Eisenach, poi nel castello di Pottenstein per
scegliere infine come dimora una modesta casa di Marburgo dove fece edificare a
proprie spese un ospedale, riducendosi in povertà. Iscrittasi al terz'ordine
francescano, offrì tutta se stessa agli ultimi, visitando gli ammalati due volte
al giorno, facendosi mendicante e attribuendosi sempre le mansioni più umili. La
sua scelta di povertà scatenò la rabbia dei cognati che arrivarono a privarla
dei figli. Morì a Marburgo, in Germania il 17 novembre 1231. È stata canonizzata
da papa Gregorio IX nel 1235. (Avvenire)
Patrona di Infermieri, Società
caritatevoli, Fornai, Ordine Francescano Secolare.
Da recitarsi ogni giorno:
O Elisabetta, giovane e santa, sposa, madre e regina,
volontariamente povera di beni, tu sei stata, sulle orme di San Francesco,
primizia dei chiamati a vivere di Dio nel mondo per arricchirlo di pace, di
giustizia e di amore ai diseredati e agli esclusi.
La
testimonianza delle tua vita rimane come luce per l’Europa per seguire le vie
del vero bene di ogni uomo e di tutti gli uomini.
Ti
preghiamo di ottenerci dal Cristo Incarnato e Crocifisso, al quale ti sei
fedelmente conformata, intelligenza, coraggio, operosità e credibilità, da veri
costruttori del regno di Dio nel mondo.
Amen.
Gloria al Padre
Sant’Elisabetta d’Ungheria,
prega per noi!