Inno alla Croce gloriosa



"Ciao Marcello,
ti giro questo testo che è tratto da una omelia pasquale dei primi secoli,
Kiko Arguello [1] ne ha fatto un canto meraviglioso che spesso ho cantato con le lacrime agli occhi.
Non per il dolore, ma per la commozione e la gioia, perchè c'è un momento in cui Dio ti rivela il senso della croce che Lui ha permesso nella tua vita. All'improvviso scopri che proprio quella sofferenza apparentemente priva di senso, quella realtà scandalosa che hai vissuto come una ingiustizia, ecco d'un tratto tutto appare chiaro e ti accorgi che quella realtà che hai rifiutato per anni, è in realtà quel letto d'amore, quell'albero di salvezza...
Pace." Roger Bonin


La croce gloriosa del Signore risorto
è l’albero della mia salvezza
di esso mi nutro, di esso mi diletto,
nelle sue radici cresco,
nei suoi rami mi distendo.

La sua rugiada mi rallegra,
la sua brezza mi feconda,
alla sua ombra ho posto la mia tenda.

Nella fame l’alimento, nella sete la fontana,
nella nudità il vestimento.

Angusto sentiero, mia strada stretta,
scala di Giacobbe, letto di amore
dove ci ha sposato il Signore.

Nel timore la difesa,
nell’inciampo il sostegno,
nella vittoria la corona,
nella lotta tu sei il premio.

Albero di vita eterna,
pilastro dell’universo,
ossatura della terra, la tua cima tocca il cielo,
e nelle tue braccia aperte
brilla l’amore di Dio.





Roger Bonin




[1] Fondatore del cammino neocatecumenale.